Malgrado le controversie sulla data di edificazione della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, i piu' accreditati studiosi fanno risalire le sue origini al IX - X secolo. L'importante edificio di culto e' stato piu' volte riedificato per effetto di calamita' di vario genere.L’ epoca a cui risale l’ edificazione della Chiesa dei santi Filippo e Giacomo è quanto mai controversa. Così come è controverso il periodo in cui essa divenne la Cattedrale di Sorrento.Secondo accreditati studiosi, l’ edificio sacro sarebbe sorto tra il IX ed il X secolo (o, forse, addirittura prima), salvo, poi, subire numerosi interventi di ampliamento e, addirittura, di riedificazione in seguito al probabile verificarsi di calamità naturali e di eventi imputabili all’ opera devastatrice dell’ uomo.
Tra questi ultimi, l’ invasione saracena del 13 giugno 1558 procurò danni tali da doversi procedere, per l’ appunto, alla quasi completa ricostruzione della chiesa. E’ questa la causa principale della scomparsa di gran parte dell’ antica struttura e la cancellazione di quasi ogni traccia delle opere artistiche ed architettoniche che la caratterizzavano in precedenza.
Sta di fatto che la Chiesa – il 16 marzo 1133 (ultimo anno in cui Sorrento potè vantare la propria autonomia, sotto forma di principato) – fu consacrata alla Vergine Maria Assunta in Cielo nel corso di una celebrazione che si tenne alla presenza del cardinale Riccardo de Albano.Tanto dovrebbe bastare a testimoniare il grandissimo prestigio vantato da questo edificio di culto fin da epoca normanna (se non addirittura precedente.
Sul fatto che questa fosse la Cattedrale dell’ epoca, in ogni caso, non ci sono dubbi.L’ assegnazione del titolo di Cattedrale alla Chiesa di San Renato prima, ed a quella dei Santi Felice e Baccolo poi, è probabilmente da imputare alla più o meno prolungata chiusura della Chiesa - attualmente dedicata ai Santi Filippo e Giacomo – per consentire l’ esecuzione di lavori.Al centro delle attenzioni dei cristiani dell’ intera Costiera, la locale cattedrale visse un altro momento di grande significato quando il Cardinale Pietro Capuano – nel 1210 – donò alla comunità sorrentina alcune reliquie dei Santi Filippo e Giacomo.Oggetto di un importante ampliamento all’ epoca in cui Monsignor Francesco Remolines – prima di diventare Cardinale, era arcivescovo di Sorrento (1505), proprio la Cattedrale dopo essere stata quasi distrutta in occasione del saccheggio dei turchi del 1558, fu interamente riedificata a partire dal periodo in cui Monsignor Giuseppe Pavesi (1558-1571) detenne l’ incarico di Arcivescovo della Terra delle Sirene. Era quella l’ epoca in cui il sorrentino Torquato Tasso scriveva e perfezionava quella “Gerusalemme Liberata” che, assieme, ad altre opere, lo avrebbe proiettato tra i più grandi letterati italiani.
Gli arcivescovi Didaco Petra (1680-1699) e Filippo Anastasio (1699-1724), infine, furono i veri artefici delle ultime radicali trasformazioni di questa Chiesa che, anche in omaggio allo stile dominante a quei tempi, assunse definitivamente un aspetto barocco.
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Firmato - 05/01/2019
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